Nel 2006 l'Amministrazione Comunale, in convenzione con i Comuni di Bonemerse, Gadesco Pieve Delmona e Malagnino, ha deliberato l' intervento per il completo riassetto dell'archivio storico comunale della sezione 1755-1897.
La decisione è stata maturata nella consapevolezza che l'investimento nel mantenimento della memoria della comunità sia un atto dovuto ai cittadini di Sospiro. La legge prevede, infatti, che i Comuni e gli enti tutti conservino in buon ordine il proprio archivio, sia storico sia degli anni recenti, e che si adoperino perché esso possa divenire strumento di cultura.
Oltre la legge, l'archivio comunale rappresenta una risorsa culturale senza la quale l'identità della comunità uscirebbe svilita e appannata. Il progetto, suddiviso in cinque lotti di lavoro, ha come scopo quello di riordinare il patrimonio documentario storico del comune attraverso: - l’individuazione di soluzioni tecniche di arredo per la conservazione e valorizzazione della documentazione; - il riordino e inventariazione della documentazione storica, creando la sezione separata d’archivio; - la redazione dell’inventario per ogni singolo fondo archivistico. Al termine dei lavori l'Amministrazione comunale prevede una collocazione diversificata dei materiali. La sezione storica 1755-1897 troverà, quindi, idonea sistemazione in una sala del Municipio appositamente arredata, dove il patrimonio sarà reso disponibile a quanti per studio e ricerca, vorranno consultarlo.
PROGETTO DI RIORDINO E INVENTARIAZIONE DELL'ARCHIVIO COMUNALE DI SOSPIRO SEZIONE 1755-1897
Situazione attuale
La sezione 1755-1897 dell'archivio comunale di Sospiro conserva i seguenti fondi documentari:
- Comune di Sospiro
- ex Comune di Longardore (archivio chiuso)
- ex Comune di San Salvatore (archivio chiuso)
- Congregazione di carità di Sospiro (archivio chiuso)
- Opera pia Brumani (archivio chiuso)
- Giudice conciliatore (archivio chiuso)
Attualmente la documentazione è collocata in un locale all’ultimo piano del palazzo municipale. Complessivamente il materiale documentario è raccolto in 320 scatole di legno ed è organizzato per titoli e in serie aperte. Le condizioni conservative delle carte sono buone, fatta eccezione per i numerosi tagli o strappi rinvenuti sui documenti per il recupero di francobolli. Fogli di cellophan coprono e riparano le buste dalla polvere. L’archivio è correlato da un inventario sommario compilato nel 1950.
Intervento previsto
I lavori hanno preso il via dal momento in cui è stato approvato il progetto da parte della Soprintendenza Archivistica per la Lombardia. Le attività di riordino e inventariazione dell’archivio si sono sviluppati in momenti diversi, secondo una successione di fasi logico - temporali. Prima di procedere all’intervento sulle carte si è proceduto alla raccolta degli elementi necessari alla sommaria ricostruzione più recente dell’ente che ha prodotto l’archivio, della sua organizzazione nonché delle vicende dell’archivio stesso. Questo consentirà la realizzazione dell’introduzione storica e metodologica all’inventario d’archivio.
Effettuata la schedatura delle singole unità archivistiche (fascicoli e registri), si è passato al riordino dell’insieme della documentazione.
In sintesi le operazioni realizzate sulle carte possono essere così riassunte:
- esame dei contenuti delle singole unità, in particolare fascicoli;
- schedatura del contenuto dei fascicoli e dei registri e successiva normalizzazione di dati ed elementi descrittivi;
- ricostruzione della struttura dell’archivio storico in base alle unità archivistiche esaminate;
- riordino dell’insieme della documentazione;
- inserimento dei dati sul programma di archiviazione (Sesamo 4.1);
- apposizione della segnatura archivistica e stampa.
La collocazione fisica delle unità archivistiche nell’ordine definitivo avverrà sulla base degli esisti del lavoro di riordino e inventariazione, e secondo il numero di corda assegnato a ciascuna unità.
Momento finale dell’intero processo di riordino dell’archivio sarà la stesura e l’elaborazione dell’inventario e degli indici su supporto informatico.
In sintesi le operazioni riconducibili alla redazione dell’inventario possono essere così schematizzate:
- preparazione delle introduzioni storica e tecnico - archivistica;
- redazione definitiva delle descrizioni archivistiche;
- preparazione degli indici di persone, enti e istituzioni, luoghi;
- stampa finale dell’inventario;
- preparazione delle etichette definitive e loro apposizione sulle unità inventariate;
- consegna dell’inventario cartaceo e su sopporto informatico.
Avviato nel 2006 il primo lotto dei lavori ha avuto come oggetto circa 40 faldoni di documentazione dell'archivio del Comune di Sospiro. Il lavoro di riassetto è consistito nell'ordinare le pratiche/fascicoli e nel redigere un inventario dettagliato descrittivo dei diversi contenuti che ne consentirà la consultazione e ne agevolerà la lettura.
I materiali documentari lavorati riguardano le acque e le strade, l'anagrafe e il censimento, l'agricoltura, industria e commercio e la beneficenza. Questa attività è stata effettuata, contestualmente, al lavoro di pulizia, su tutti i faldoni.
Sono proseguite nell'anno 2007, le operazioni di pulitura, ordinamento, schedatura della documentazione e informatizzazione dei dati dell'archivio storico del Comune di Sospiro.
I titoli presi in esame, durante questo periodo, sono i seguenti:
- il titolo V Cimiteri
- il titolo VI Consigli comunali
- il titolo VII Contabilità comunale
- il titolo VIII Culto
- il titolo IX Debiti e crediti
- il titolo X Edilizia comunale
- il titolo XI Elezioni
- il titolo XII Esattoria.
Il terzo lotto dei lavori, attualmente in corso d'opera, ha come oggetto di intervento il materiale documentario del Comune di Sospiro e precisamente:
- il titolo IX Debiti e crediti
- il titolo XV Giustizia
- il titolo XVII Impiegati e salariati
- il titolo XVIII Istruzione pubblicazioni
- il titolo XIX Leva
- il titolo XXIV Stato civile
Gli ultimi due lotti prevedono il riordino e l'inventariazione degli archivi dei cessati Comuni di Longardore e San Salvatore e gli archivi aggregati. Il lavoro archivistico è stato ed è di paziente recupero prima che di riordino e analisi delle carte. Molto si è salvato. L'archivio storico così ordinato si avvia a divenire strumento di conoscenza, oggetto di indagine e di promozione culturale.
L'archivista
dott.ssa Mondoni Daniela